21/12/08

Una storia

Giammattei, la segretaria sconfitta: così fui fatta fuori dai boss del partito
Scritto da Antonello Caporale da la Repubblica, 21-12-2008 07:40

Era un capobastone, lo ricorda perfettamente. «Ricordo il suo modo aggressivo, ricordo il vestito e tutto quell´oro. Ricordo di aver avuto paura. Ma soprattutto ricordo quella frase che mi recitò con piglio teatrale: "Io sono un capobastone"».
Emma Giammattei è stata la prima segretaria del Partito democratico di Napoli. Sei mesi è durata l´avventura, dal dicembre dello scorso anno agli inizi di giugno di quest´altro. «Sono tornata al Suor Orsola Benincasa, dove insegno letteratura italiana. Mi occupo di retorica. E può darsi che sia vero quello che mi dicevano gli amici al partito: "la politica non è roba per te"».Lei ha cinquantanove anni, un marito, un figlio e un´esperienza di soli due anni come assessore a Castellammare di Stabia, nella giunta guidata dall´ex senatrice, Ersilia Salvato. Nella confusione seguita al primo vagito del Pd, fu chiamata a guidarlo. Conosceva benissimo, per averne letto e scritto, Benedetto Croce. Ma nulla, proprio nulla di Roberto Conte, del gruppo dei "riformisti coraggiosi", consigliere regionale della sponda Margherita, inquisito e poi arrestato per corruzione. «Ero terrorizzata quando entrava nella stanza, e mi colpì quella parola che un giorno pronunciò con una chiarezza intimidatoria: sono un capobastone. Volle dirmelo per darmi il senso della sua influenza, offrirmi la paura come segno della sua presenza». La professoressa Giammattei non riusciva a raccapezzarsi in quei corridoi napoletani: «La cosa che mi impressionava erano i corpi separati. La slealtà dell´uno con l´altro. Il principio vigente era l´assoluta assenza di regole, di qualunque regola. Valeva solo la fedeltà o l´opposizione ad Antonio Bassolino. Proposi un codice etico. Mi fecero capire che la politica era un´altra cosa. Clan combattenti in una deriva libanese, in un corpo a corpo che mi rendeva incredula ma mi trovava inutile, superflua, evanescente. La più grande colpa di Bassolino, e forse troppe gliene abbiamo date in uno scaricabarile che diviene utile a molti ma non dignitoso per tutti, è di non aver mai controllato e messo in riga, mai invitato alla sobrietà dei comportamenti, imposto un po´ di disciplina e il senso del limite». La signora non si raccapezzava e anche il suo linguaggio, troppo accademico, produceva straniamento: «Mi dicevano: ma come parli? E forse sì, non trovavo sintonia lessicale, le mie parole suonavano male, bizzarre. Ma il problema vero e che vedevo smarrita l´amicizia, l´unità d´intenti, un minimo comun denominatore». La slealtà. «Slealtà umana, sì. Giochetti e trabochetti, riunioni coperte, intese nascoste. Volevo fare una iniziativa per le donne e subito protestava il gruppo che si sentiva escluso. E immediatamente complottava, irrideva, svuotava, denigrava». A Napoli la vita scorre feroce e anche la politica prende passioni sanguinolente: «Mi ritenevano un pericolo, certo qualcosa più di un problema. Condurre un partito non è impresa facile e può essere che ciascuno stimi così grandemente se stesso da smarrire la misura e la consapevolezza degli errori che commette. Sono laica e il dubbio mi deve sempre tenere compagnia. Però si arrivava ad aspetti grotteschi di questo gioco di società. Massimo D´Alema venne a Napoli in campagna elettorale per dare una mano a Bassolino. Qualcuno ritenne però che la mia presenza a quelle manifestazioni fosse controproducente al punto da consegnarmi errati i luoghi e l´ora dei comizi. Non mi volevano e me lo facevano capire. Mi accorsi subito, nel dicembre scorso, che l´emergenza rifiuti avrebbe travolto tutti. Bassolino mi lapidò con questa frase: "C´è chi ha fretta di vincere e chi ha fretta di perdere". Ho perso infatti». Antropologia politica. Per una docente sarebbe un bel tema di indagine. «Effettivamente il cambiamento antropologico abbisognerebbe di maggiore riflessione. Perché la modernità ci ha così cambiati, perfino nelle posture, e così rovinati? Credo che il Pd sia stato inguaiato dalle elezioni. Troppo presto sono venute, e troppi erano gli appetiti che quella competizione sollecitava. Troppe, tante, le adesioni utilitaristiche, la corsa a fare le cordate, il trust di voti senza che ci fosse un rastrello a separare le amicizie buone da quelle cattive, i voti puliti da quelli fetidi». Giammattei ha il diario aperto dei suoi mesi, «passati a correre da una città all´altra della provincia di Napoli. E mi impressionava assistere alla guerra di fazioni. Andavo ad Acerra e c´era un Pd in maggioranza e un altro che si opponeva in consiglio comunale. E così a Castellammare di Stabia e in tanti, troppi posti. Due partiti che si odiavano. Non ho avuto nessuna possibilità di incidere, non avevo poteri né la forza, forse l´autorevolezza che serve in questi casi. Ma Roma ha sempre saputo. Ecco, se mi è permesso, vorrei consigliare a Walter Veltroni di essere fermo e tempestivo negli interventi.
Roma non deve apparire cieca. Sia finalmente presente. Sono tante le persone che non stanno al posto giusto. Tutte facce vecchie erano accanto a me e oggi sono accanto a chi mi ha succeduto. Un partito nuovo apre ai giovani, ma non a quelli nati in cattività, immessi nel circuito assessorile, educati già all´idea che la politica è potere senza passione. I giovani, quelli che sognano davvero»

07/11/08

Chi difenderà la Sanità territoriale?




Contributo di riflessione per i Consiglieri Regionali Irpini
(di Federico Troisi, pubblicato sul Corriere dell'Irpinia del 07/11/2008)

Da molto tempo l’Italia, e con essa la Regione Campania, non si può più permettere di garantire ogni possibile forma di assistenza sanitaria a tutti.
Meno che mai si può permettere l’ospedale sotto casa in ogni luogo ed in ogni contrada, non solo per necessità di bilancio ma anche per una buona qualità dell’assistenza.
E’ perciò che il Governo Regionale si accinge, in materia, ad operare scelte difficili che sono frutto, così come sempre avviene in democrazia, di un confronto scontro fra molteplici portatori di interessi, di progetti e di opinioni.
Non si può certo dire che le scelte che si stanno per compiere saranno improvvisate, perché il dibattito intorno ad esse dura oramai da diversi anni.
In verità il dibattito molto si è focalizzato sugli Ospedali, sul loro dimensionamento e sui servizi da essi erogati, in particolare i servizi di emergenza.
E’ comprensibile che sia così, considerato che l’organizzazione sanitaria è storicamente “ospedalo centrica”, nel senso che il fulcro dell’assistenza si è concentrata sull’ospedale, che ha assunto nel tempo compiti anche inadeguati ed impropri, a scapito dei servizi territoriali.
E’ per tale motivo che gran parte della spesa sanitaria, ben oltre il 50%, è da sempre assorbita dall’assistenza ospedaliera. Da qualche tempo, tuttavia, nelle Regioni più virtuose vi è la tendenza a destinare ai servizi territoriali oltre la metà della spesa, recuperando una migliore appropriatezza per gli ambiti di cura.
La Regione Campania questo passaggio ancora non lo ha fatto, sebbene essa si sia contraddistinta positivamente nel recente passato redigendo ed approvando un Piano Sanitario Regionale molto avanzato.
Il contesto dove si realizzano i servizi territoriali è il Distretto Sanitario che, essendo il livello organizzativo dell’ASL più vicino alla popolazione, meglio ne conosce i bisogni sanitari e maggiormente può identificare le connessioni esistenti fra le politiche per la salute ed il loro effettivo impatto sulla realtà sociale.
La dimensione del Distretto è una variabile non secondaria ai fini del suo buon funzionamento. La legge prevede che essa debba essere di almeno 60.000 abitanti, in ragione del rapporto ottimale del bilancio costi/ benefici. Come è facilmente intuibile, tuttavia, la dimensione del Distretto assume una valenza diversa per le aree urbane e per le aree periferiche, sia sotto gli aspetti logistici ed organizzativi interni, sia per quanto riguarda il rapporto con i Comuni. E’ per questo che esistono Distretti anche di 300/ 400 mila abitanti nelle aree metropolitane e di circa 20 mila abitanti in aree montane. La grandezza media dei Distretti nelle Marche è di 40 mila abitanti, di circa 30 mila in Abruzzo e Valle D’Aosta, di 25 mila in Molise.
Al momento nell’ASL Avellino 1 essa è mediamente di circa 35.000 abitanti. La delibera di Giunta Regionale recentemente approvata prevede che debba essere di 80.000.
Ovviamente questa scelta risponde a criteri ed a motivazioni ritenute valide e non è frutto di arbitrio. Poiché, però, avviene sotto la spada di Damocle del rischio commissariamento, è legittimo pensare sia condizionata dalla necessità di contenere i costi piuttosto che di aumentare i benefici per la popolazione. In tal modo si commette un doppio errore: qualora i servizi erogati presso le attuali sedi di Distretto continuassero ad esistere, il risparmio si ridurrebbe a poco più di 10 mila Euro all’anno per ogni Direzione di Distretto soppressa; qualora fossero soppresse le sedi, per questa parte d’Irpinia, già fortemente svantaggiata per la grande distanza e la difficoltà di collegamento fra i centri che erogano servizi ed i comuni più piccoli e periferici, gli svantaggi aumenterebbero ulteriormente, in proporzione.
Per fare in modo che la riorganizzazione della Sanità a cui si sta ponendo mano sia colta e diventi un’occasione di miglioramento e di reale risparmio, sull’organizzazione territoriale occorre investire piuttosto che il contrario. Qui da noi, prima di tutto potenziando e rafforzando le A.S.L. ed i Distretti, senza diminuirne il numero.

05/11/08

La speranza di non aver paura

Thank You! President Obama
I nostri auguri di buon lavoro, e un grande ringraziamento per ciò che la sua elezione rappresenta. Lei Presidente ha reso palese al mondo intero che si pùo sperare in un mondo migliore senza aver paura. Qui al di là dell'atlantico, in Italia, i nostri leaders, spirituali e politici, predicano che bisogna aver paura prima di sperare. Prima la fame, la minaccia della disoccupazione, la povertà, i manganelli e forse se saremo fortunati un mondo diverso dove i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Lei ci ha insegnato che la paura si può sconfiggere credendo e sperando nella forza delle proprie idee, nella volontà di un mondo migliore. Adesso Presidente l'aspetta la parte più dura, rendere operativo il suo progetto.
Noi abbiamo fiducia, non ci deluda!

15/10/08

Che fine han fatto le primarie?

L'anno scorso si sono realizzate le primarie per la scelta del candidato premier da parte del PD alla guida del paese, è stato un gran successo, enormemente gradito dal popolo italiano.
La cittadinanza, tutta, ha potuto scegliere il proprio candidato alle elezioni. Questo evento è stato giudicato da molti la più grande innovazione politica dell'Italia repubblicana.
Fra qualche mese ci saranno le elezioni per l'europee, per le regioni, per le provincie e per i comuni, sembra che si sia dimenticato che al successo del PD molto ha contribuito l'innovazione delle primarie aperte a tutti i cittadini, i quali avevano possibilità di selezionare i propri candidati ad amministrare.
Il concetto che dovrebbe esprimere il PD per qualificarsi come partito di innovazione è assumere quale base del proprio programma gestionale l'inclusione dei cittadini nei processi della vita e dell'azione del partito stesso.
Ad ora si prende atto che nel contesto irpino prevale la linea dell'esclusione, giusto seguito della linea della "creatività congressuale".
Si ritiene che per poter recuperare di nuovo una linea inclusiva occorra ripartire proprio dalle primarie ai cittadini per selezionare i candidati alle elezioni europee, ai governi regionali, ai governi degli enti territoriali, nonchè al ruolo di semplice consigliere per gli enti territoriali maggiori.
Per approfondire il tema si rimanda ad un interessante articolo di Ilvo Damiani pubblicato da Repubblica........Leggi

14/10/08

Banche e Economia

Quando l'economia è in crisi e le banche sono costrette a chiedere aiuto al popolo emergono realtà che pur esistendo da anni venivano snobbate dai più.
Ricordo una mia amica che mi raccontava di imprese del terzo settore che pur operando come istituti di credito, raccogliendo risparmio e prestando denaro, si preoccupavano della società e del suo sviluppo.
Oggi, leggendo l'articolo che segnalo, ho ricordato quel racconto dove imprese ed idee sostanziate da valori possono ricevere ascolto e credito.
Val la pena ricordare che "Le banche sono sempre banche", ben venga che qualcuna inizi ad essere etica.
Leggi l'articolo

27/09/08

Un calcio nello stomaco

Un calcio nello stomaco.
Questa è la sensazione provata dopo aver letto questo Articolo

14/09/08

Il telefonino cambia la vita

La lettura dell’articolo di Riccardo Staglianò su “La Repubblica” dell’11 Settembre “Se un telefonino salverà il mondo”, mi ha riportato alla mente la campagna di raccolta dei cellulari usati del MAGIS (Movimento e Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo).
Invece di buttare i cellulari inutilizzati, donandoli al MAGIS si fa in modo che essi possano servire a finanziare progetti di cooperazione e di sviluppo nel SUD del mondo. Il MAGIS consegnerà i cellulari raccolti alla CMR (Corporate Mobile Recycling Ltd), azienda con sede a Londra,la quale provvederà a separare i dispositivi ormai inutilizzabili ed a smaltirli in modo adeguato mentre immetterà sul mercato dell’usato i dispositivi ancora funzionanti, pagando il giusto corrispettivo. Gli introiti ricavati da questa raccolta verranno utilizzati per il finanziamento di progetti di solidarietà, in particolare la realizzazione di cucine solari in Ciad ed il sostegno ad un ospedale per bambini malati di AIDS in Kenia. In tutta Italia vi sono più punti di raccolta. A Paternopoli è possibile portarli presso il Punto Informanziani, che prossimamente diverrà sede dello SPI CGIL.
Consiglio vivamente la lettura dell’articolo di Staglianò al link http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/economia/telefonini-sviluppo/telefonini-sviluppo/telefonini-sviluppo.html. Fa capire bene l’importanza che questo piccolo aggeggio sta assumendo per lo sviluppo e per l’economia dei paesi del Terzo Mondo.
F.T.

13/09/08

Manifesto per il Formicoso

Questo Blog ha aderito al Manifesto appello promosso dal quotidiano "Corriere dell'irpinia" nella speranza si scongiuri l'apertura della discarica sul Formicoso, una vera "bomba" distruttiva, esito dell'incapacità e dell'autoritarismo previsionale e gestionale del territorio promosso dal governo centrale, che sottrae alle comunità locali il loro diritto ad autogovernare le proprie terrre e la propria identità.
Questo comportamento non risolve i problemi ma bensì li acuisce a danno di tutta la popolazione campana. Non voler trovare una forma gestionale dei rifiuti compatibile con l'ambiente è un danno collettivo non indifferente il cui costo maggiore sarà addebitato alle generazioni future.

12/09/08

Veleno e rifiuti

Un paio di giorni fa ho letto un'interessante reportage sui rifiuti in Campania e ne sono rimasto particolarmente colpito. Oggi si è scoperto che sulla base di quest’inchiesta erano state avviate perquisizioni ed indagini nei riguardi dei giornalisti e della redazione dell'espresso. Ho pensato che il contenuto debba considerarsi particolarmente interessante e valga la pena leggerlo per potersene fare un’idea.
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09/09/08

L'ambiente è economia, il riciclo è ricchezza

Sull'Espresso di questa settimana vi è un interessante reportage su una formula proposta per ricavare reddito dal riclo.
Il riuso è un'importante frontiera da percorrere e sviluppare per una società come la nostra abituata ad uso intenso di risorse primarie.
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26/07/08

In morte di un amico: il vuoto, il dolore, l'incredulità

La telefonata di un amico mi porta la notizia della morte di Raffaele, Dosa Dosa per gli amici e per tutti, mentre sono lontano e devo decidere come tornare in fretta per adempiere ai riti umani. Questa poesia appena letta, in qualche modo riassume i sentimenti di questo momento:

Off.
Spento ogni soffio vitale,
non c’è più conoscenza nel tuo corpo immobile,
non c’è più amore nelle tue mani fredde,
la gioia non è più nei tuoi occhi spenti.

D’un tratto,
non c’è più un futuro con te:
tutto quello che poteva essere
è già accaduto.

Il riflesso della tua vita fisica
è ancora nei miei occhi,
ma tu sei lontano,
irraggiungibile,
ed io galleggio senza più forze,
alla deriva in una notte nera e fredda.

Vorrei davvero credere che in questo momento una nuova luce illumini la tua nuova vita
appena creata.

25/07/08

A proposito di scuola

Su "la Repubblica" del 25 luglio è pubblicato un interessante articolo sulla scuola in Italia. In esso si descrive in modo sintetico lo stato e il progetto futuro per questo settore che continua a perdere, per ragioni intrinseche e strumentali, il suo ruolo strategico nella società.

vai all'articolo

23/07/08

ReD, verso il governo del futuro

Il 22 luglio 2008 a Napoli è stata presentata l’associazione ReD, Riformisti e Democratici per l’Italia, un’associazione nazionale di donne e uomini che amano la politica e che vogliono farla incontrare con tante persone.
Un’associazione dove il confronto e l’incontro si muovono verso il recupero di un nuovo senso civico identitario in grado di crearsi e svilupparsi per rilanciare una politica appartenente al cittadino.
Valori quali inclusione e partecipazione rappresentano la piattaforma per la costruzione di un valido progetto di centrosinistra, dove cittadini, territori e paese non debbano essere considerati terzi rispetto ad interessi personali e lobbistici.
L’apertura promossa dall’associazione ReD alla costruzione e al rilancio del centrosinistra è da ritenersi un elemento di forte innovazione su cui puntare ed investire, il luogo dove i cittadini, con la loro ricchezza propositiva basata su valori, rappresentano il fulcro su cui costruire un futuro valido e sostenibile.
Invito quanti si sentono ispirati dai valori propri del centrosinistra e coloro che non si riconosco in questo modello governativo, a porre attenzione a questo movimento che è appena nato perchè “solo se i rivoli e i torrenti delle tradizioni culturali riformiste confluiranno in un grande fiume potrà nascere un riformismo capace di governare il terzo millennio”.
Sono del parere che l'adesione a questa associazione possa essere la strada giusta per costruire un futuro democratico e inclusivo basato sul confronto pubblico e leale per crescere e non regredire. Si può fare!

22/07/08

In Campania nasce ReD




La speranza in se stessi

Dopo la paura viene la speranza.
Su questo binomio personalità come Benedetto XVI e lo stratega del centro destra Giulio Tremonti hanno basato un efficiente programma politico, che persuade rispetto alla fiducia nella ragione.
Passata la paura (forse, se conviene, ma non sembra) è tempo di speranza. Tanto auspica in un articolo del "Corriere", Ernesto Galli della Loggia. Si percepisce un'istanza alla speranza a credere in cio che si è, nella propria cultura e nella valorizzazione della stessa. Un augurio affinchè questa sollecitazione venga colta, in un momento, sia economico che sociale, molto drammatico per l'Italia.
Leggi

13/07/08

Da cittadini a sudditi

Ezio Mauro dalle colonne de "La Repubblica" di venerdi 11 luglio traccia un reseconto della deriva culturale verso cui si sta indirizzando la nostra nazione.
Per approfondire

04/07/08

Barbarie

Senza identità non c’è storia
Senza storia, non c’è né popolo e né cultura
Senza cultura non c’è né ricchezza né lavoro
Insomma se non sappiamo chi siamo, non sapremo mai cosa vogliamo, quanto valiamo e dove vogliamo andare
In un vuoto d’identità, invece di produrre ricchezza e lavoro, produrremo soltanto meschini intrallazzi di furberia e illegalità, e come una vela senza timone, nessun vento di progresso, per valido che sia, riuscirà a portarci in porto

Liberamente tratto da un pensiero di Engels

Il danno e la beffa

Normalmente vengo a Paternopoli a fine-settimana alterni.
L’occasione del Congresso del PD mi ha fatto ritornare con piacere per partecipare a un evento che ritenevo importante e per il quale mi sentivo moralmente coinvolto.
Sono arrivato sabato 21 ad ora di pranzo.
Nel pomeriggio sono uscito preoccupandomi di capire dove si svolgeva l’imminente congresso. Ho incontrato un amico, attivo simpatizzante del PD, a cui ho chiesto l’informazione e con stupore sono venuto a conoscenza che lui non ne sapeva nulla. Al momento sono rimasto un po’ interdetto, ho pensato: lui magari non sa, ma sicuramente ci sarà modo di informarmi. Ho consultato un paio di bacheche poste in alcuni locali commerciali del paese, ma niente, il nulla. Sono andato all’ottagono presso il centro CEPAS, niente. Sono passato più volte per i locali dell'ex palestra, dove sono state celebrate le primarie del 14 ottobre, anche qui nulla. Ho fatto una telefonata ad un amico che ritenevo potesse essermi d’aiuto perché impegnato nel PD, gli ho chiesto cosa stesse succedendo. Lui mi ha risposto che era a conoscenza della trovata convergenza sulle liste unitarie per i delegati provinciali ma nulla sapeva per l’assemblea comunale. Sulla base di queste informazioni ho dedotto che c’era qualcosa che non tornava. Se non c'era l'incontro, si stava sottraendo di fatto l’anima del congresso alla cittadinanza di Paternopoli, era scomparso “il dibattito”, ciò che per me rappresenta la base della politica e dell’impegno sociale, il senso del “fare politica”. Era scomparso il luogo dove il pensiero critico sui problemi del paese si potevano manifestare al pubblico. Scompariva il luogo dove presentare progetti e impegni per il futuro imminente e dove smetterla sul chi so io e chi si tu.
Mi sono detto domani vedremo! Domenica esco a prendere un aperitivo con degli amici e verso le 11.30 vedo che si sta affiggendo in varie parti del paese un comunicato in cui si dichiara che, presieduta dal DOTT. VITTORIO GRAPPONE, delegato dalla coordinatrice provinciale del PD, Vanda Grassi, il giorno 21 giugno 2008 si era celebrata l’Assemblea Comunale del PD (congresso comunale), in cui erano stati eletti:
14 componenti in rappresentanza del “Coordinamento Comunale”
Il coordinatore cittadino, FORGIONE ANDREA
Il vice-coordinatore cittadino, GIUSTO RAFFAELE
Il presidente di garanzia del circolo DOTT. ROBERTO PALERMO
Il presidente del Comitato dei saggi, DI RIENZO MARIO
La responsabile del movimento femminile DOTT.SSA ANNARITA COLANTUONO
Ed altro.
Meravigliato, alla vista di un simile comunicato, ho chiesto dove fosse stato svolto questo congresso avendo come risposta “giù al pozzo”.
Per fortuna ho incontrato il DOTTOR VITTORIO GRAPPONE al quale ho chiesto delucidazioni, del come mai un avvenimento di tale portata non fosse stato pubblicizzato, che avete fatto? Ve la siete cantata e ve la siete suonata? Il dottore mi ha fatto presente che non avrebbe risposto a domande con insinuazioni simili contenute all’interno. Mi sono corretto, ho chiesto scusa per l’insinuazione e ho riformulato la domanda: perché non si è proceduto a fare pubblicità dell’avvenimento? Il dottore risponde è scritto su tutti i giornali che vuoi anche i manifesti? Giustamente per Paternopoli sarebbe troppa innovazione, se ne fa un uso cosi parsimonioso dei manifesti da noi.
Va bene! Passiamo alla domanda successiva, dottore perché l’assemblea si è svolta in via pozzo?
Risposta: cosa credevi che la facevamo da te sotta a la libbraia? Noi l’abbiamo fatta presso il circolo del PD di Paternopoli M.L.King, è una vita che esiste.
Va bene dottore! Ha redatto i verbali dei lavori dell’assemblea?
Risposta: Certo che li ho redatti i verbali!
Domanda: Visto che avrei voglia di vederli e farne una copia, li possiamo andare a prendere? Risposta: Veramente adesso starei aspettando tizio, magari oggi nel pomeriggio!
Domanda A che ora?
Risposta: Le 15.30 qui da Annarita.
La discussione è terminata rimandandoci al pomeriggio.
Mi sono recato alle 15.30 di Domenica 21 all’appuntamento per prendere visione dei verbali, ma ahimè i verbali non c’erano, mi sono stati “negati”. Il DOTT. VITTORIO GRAPPONE, delegato dalla coordinatrice provinciale, mi ha risposto che lui, avendo impersonato il ruolo di “integerrimo burocrate”, ha chiamato la coordinatrice la quale gli ha detto che per chi volesse i verbali sarebbero stati disponibili e consultabili a metà settimana, presso la segreteria provinciale ad Avellino, e che se volevo potevo sempre fare ricorso presso la commissione elettore (?) che era stata istituita apposta per chi aveva problemi come me.
Non soddisfatto della risposta, ho insistito ulteriormente sulla richiesta di vedere i verbali, argomentando che non era necessario tutto questo zelo, ma era semplicemente una questione di trasparenza. Ed in fondo non ero un estraneo, ma in qualità di aderente al PD, consentirmi di vedere i verbali, in effetti mi era dovuto. La risposta? Non facciamo camera caritatis, te l’ho detto, sono e voglio essere un integerrimo burocrate. A metà settimana vai in direzione ad Avellino e vedi ciò che vuoi.
Questa in sintesi è la storia, i verbali mi sono stati negati, chissà il perché?
Cosa si potrebbe dire al DOTT. VITTORIO GRAPPONE, delegato dalla coordinatrice provinciale del PD, Vanda Grassi, a presiedere il congresso comunale di Paternopoli, con funzione di garanzia (per me e) delle minoranze e del rispetto delle regole?
1. che la differenza che intercorre tra un integerrimo burocrate e un semplice facente funzione sta nel fatto che l’integerrimo burocrate lascia guidare il suo operato solo e solamente dalle norme e dalle regole a lui fornite, mentre il facente funzione, le regole non sente il bisogno di leggerle, si presta a gestirle “come occorre”;
2. che chi assume la delega provinciale per presenziare un congresso comunale dovrebbe sapere quantomeno che sta avocando a se stesso l’onere dell’imparzialità e della trasparenza nei confronti di tutti gli aderenti al partito, compresa la cittadinanza, nessuno escluso.
3. che chi si era assunto l’onere della delega a presenziare un congresso comunale, se si maschera dietro l’auto definizione di “integerrimo burocrate", integerrimamente avrebbe dovuto far rispettare il regolamento. Esso prevedeva che l’intera giornata di domenica 22 giugno, dalle 8.00 alle 22.00, doveva essere destinata al voto per eleggere il coordinamento comunale e i delegati all’assemblea provinciale, che doveva essere composto al 50% da donne, “senza se e senza ma”. Non si capisce perché tutto il processo si è concluso il giorno 21, come da lui verbalizzato e certificato. Evidentemente il burocrate ha pensato che il voto è sostanzialmente un opzional, del quale si può anche fare a meno, al pari della percentuale di differenza di genere;
4. che questo congresso è definito "Congresso di radicamento del Partito Democratico sul territorio provinciale" e serve a costituire ed a far nascere ufficialmente i circoli sul territorio. Quindi solo con questo congresso nascono i circoli ufficiali, così come è già avvenuto nel resto d’Italia. A Paternopoli, ad oggi, non è mai esistito alcun circolo ufficiale del PD e definendo un’abitazione privata quale circolo ufficiale del PD si fa un uso assolutamente improprio del termine. Il circolo che mio fratello, Federico, ha in gestione, e che invito a chiudere prontamente, non ha mai avuto la presunzione di essere “il” circolo del Pd”, ma è sempre stato un luogo di ritrovo per simpatizzanti di questo partito e la sua non ufficialità è contenuta nello stesso nome che porta “Circolo Amici del PD di Paternopoli”. E mai in nessun documento ha arrogato a se formulazioni di ufficialità. In ogni caso resta fermo il principio che, per definirsi pubblica, un’assemblea, seppure tenuta in luogo privato, deve essere adeguatamente pubblicizzata, cosa che innegabilmente non è avvenuta.
5. che chi non ha nulla da occultare e ritiene corretto il suo operato non si nasconde dietro l’alibi della telefonata alla coordinatrice e all’epiteto di “integerrimo burocrate”. Purtroppo, il comportamento del Delegato Dr. Grappone lascia il sospetto che se l’è cantata e sonata ra sulo. Questo è quello che appare, la verità in questo caso è indifferente.
6. che chi si candida a presenziare un congresso, dovrebbe almeno osservare ciò che fanno gli altri partiti per praticare quella che forse è l’attività base di un individuo nel processo di crescita e sviluppo: l’emulazione. Rifondazione Comunista ha fatto il suo congresso pochi giorni or sono in modo “pubblico e pubblicizzato”; Forza Italia ha tenuto il suo congresso pubblico e pubblicizzato, la Margherita teneva i suoi congressi al pubblico e pubblicizzandoli, come pure i DS hanno sempre tenuto congressi pubblici e pubblicizzati. Attrezzarsi ad emulare non sarebbe stato sforzo cosi pesante.
Alla luce di queste premesse voglio ribadire :
· Che non mi riconosco in alcun modo nel comunicato apparso nella mattinata di domenica 22 giugno a firma e certificazione del dott Vittorio Grappone, in quanto assolutamente irrispettoso del Regolamento del Congresso.
· Che le persone in detto documento menzionate, anche e soprattutto quelle occultate (i 14 eletti al coordinamento comunale chi sono? Perché non sono nominati?), non mi rappresentano in alcun modo, essendosi resi corresponsabili, almeno fino a prova contraria, di una interpetrazione della politica che non mi appartiene. La politica per me è altra cosa da quanto accaduto, assistito e non assistito, nei giorni 21 e 22 giugno 2008 a Paternopoli.
· Che le uniche personalità che al momento mi rappresentano sono il segretario nazionale, On. Veltroni Walter, l’on Dalema Massimo e l'on Enzo de Luca eletti nella circoscrizione Campania, l’on. Tino Iannuzzi , segretario regionale, l'on Alberta de Simone, componente del direttivo nazionale del Pd, e chi verrà eletto Segretario Provinciale;
· Che non ho alcuna intenzione di ricorrere ad alcun comitato elettorale di garanzia e non chiederò l’annullamento del congresso perché non ho obbiettivi da raggiungere se non quello di segnalare che è stata perpretata un beffa e sono state calpestate le regole che il PD Irpino si era dato.
· Che al momento non ambisco nè a incarichi nè a titoli, pur avendone i requisiti, né mi sono adoperato per tale scopo con un’attività convulsa e spasmodica di raccolta adesioni. Come si potrà notare nelle liste allegate non ci sono nominativi direttamente riferibili alla mia persona, se non quelli dei miei familiari.
Queste righe rappresentano il sentimento intimo e personale di chi sente di aver ricevuto un danno e una beffa; che desidera rendere pubblico il proprio stato d’animo indirizzandolo a chi, come lui, si riconosce o ha pensato di riconoscersi nei valori del Partito Democratico (circa 500 elettori alle ultime elezioni solo a Paternopoli), nei suoi vertici e nei suoi rappresentanti; si rivolge a chi ha versato la quota di 3,00 euro dichiarando la propria adesione convinta e volontaria con l’intento di partecipare al congresso.
Mi rivolgo a chi,come me, credeva di avere almeno il diritto di discutere senza nulla pretendere e di non essere considerato soltanto un numero di tessera, o, quantomeno, credeva di meritare di essere pubblicamente avvisato per risparmiarsi un inutile viaggio.
Mi rivolgo alle donne e agli uomini del Partito Democratico che considerano il pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise.
Mi rivolgo a chi interpreta la politica quale impegno di responsabilità sentendo il dovere di doversi confrontare e di dare conto del proprio operato.
Mi rivolgo, per renderli maggiormente partecipi di quanto avvenuto, a quelli che, fra i circa 130 che avendo versato la quota per partecipare al congresso, possano aver avvertito lo stesso mio stato d’animo.
Questa è la lista delle adesioni sottoscritte a Paternopoli, estrapolata dalla lista provinciale liberamente consultabile e pubblicata dal sito del PD Irpino (www.pdavellino.it)
Antonio Troisi

Elenco aderenti Pd

Lista aderenti al Partito Democratico del Comune di Paternopoli
(FONTE: www.pdavellino.it)

COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA
COMUNE INDIRIZZO

ALIASI CARMINE MANOCALZATI 13/04/1969
PATERNOPOLI VIA POZZO,4

BALESTRA LUIGI PATERNOPOLI 10/03/1963
PATERNOPOLI PIANO,42

BARBARO GERARDO PATERNOPOLI 04/01/1976
PATERNOPOLI 5. MODESTINO,62

BARBIERI VITTORIO PATERNOPOLI 28/08/1940
PATERNOPOLI VIA BARBASSANO

BARBIERI FEDERICO PATERNOPOLI 25/02/1966
PATERNOPOLI VIA ROMA,

BARBIERI FILOMENA PATERNOPOLI 10/04/1967
PATERNOPOLI VIA FELETTE

BARBIERI GIOVANNI PATERNOPOLI 31/01/1960
PATERNOPOLI VIA FORNACI

BARBIERI CONSOLATA PATERNOPOLI 03/02/1947
PATERNOPOLI VIA BARBASSANO

BARBIERI PAL MIRA PATERNOPOLI 20/03/1 960
PATERNOPOI I VIA TENERUZZOL0,11

BARBIERI GIUSEPPE PATERNOPOLI 08/03/1953
PATERNOPOLI VIA 5. NICOLA 39

BARBIERI FIORENTINO PATERNOPOLI 04/04/1931
PATERNOPOLI VIA POZZO,2

BARBIERI VIRGINIA PATERNOPOLI 23/08/1965
PATERNOPOLI VIA POZZO,8

BARBIERI CONCETTA ANTONIA PATERNOPOLI 18/01/2024
PATERNOPOLI POZZO,4

BIANCO SONIA GESUALDO 07/11/1975
PATERNOPOLI C.DA FORNACI

BLASI ANTONIO BISACCIA 11/03/1990
PATERNOPOLI VIA N.SAURO

BLASI GIUSEPPE PATERNOPOLI 12/10/1949
PATERNOPOLI N.SAURO,15

CAMPORA CONCETTA BRIATICO 19/11/1940
PATERNOPOLI VIA NEVIERA

CAMUSI MARIA PATERNOPOLI 05/08/1954
PATERNOPOLI VIA A.MORO,2

CAPORIZZO ANGELO PATERNOPOLI 03/01/1933
PATERNOPOLI F.TROISI

CAPORIZZO PALMIRA PATERNOPOLI 18/12/1971
PATERNOPOLI ALDO MORO,15

CAPRIO FRANCESCO PATERNOPOLI
18/04/1962 PATERNOPOLI NAZARIO SAURO

CARUSO FILIPPO AVELLINO 03/05/1989
PATERNOPOLI A.MORO,2

CIAMPI FABIO AVELLINO 02/12/1991
PATERNOPOLI VIA NEVIERA

COLANTUONO ANNARITA ATRIPALDA 03/12/1975
PATERNOPOLI N.SAURO

COLANTUONO GERARDO PATERNOPOLI 16/11/1942
PATERNOPOLI N.SAURO

COLELLA ANTONIO PATERNOPOLI 14/11/1968
PATERNOPOLI VIA F.TROISI,21

CRESTA ADELINA PATERNOPOLI 16/05/1944
PATERNOPOLI POZZO

CUOCO RAFFAELE PATERNOPOLI 20/10/2029
PATERNOPOLI FALCONE

D’AMATO AMEDEO PATERNOPOLI 16/03/1940
PATERNOPOLI VIA S.MODESTINO

D’AMATO CARMINE PATERNOPOLI 02/01/2021
PATERNOPOLI VIA DEL SANTUARIO,3

D’AMATO ANGELO AVELLINO 28/04/1988
PATERNOPOLI VIA NEVIERA


D’AMATO EMILIANO AVELLINO 13/08/1975
PATERNOPOLI VIA GIARDINO,28

D’AMATO MARTINA AVELLINO 06/09/1991
PATERNOPOLI VIA GIARDINO,22

D’AMATO FELICE PATERNOPOLI 09/01/1934
PATERNOPOLI VIA MARTIRI,1 1

D’AMATO GIUSEPPE PATERNOPOLI 19/10/1956
PATERNOPOLI VIA CROCE

DE LEO VINCENZO AVELLINO 06/08/1954
PATERNOPOLI VIA ROMA,2

DE RIENZO TERESA PATERNOPOLI 20/05/1935
PATERNOPOLI S.FRANCESCO,10

DI GENNA CLOTILDE MONTELLA 30/04/2020
PATERNOPOLI VIA N.SAURO,5

DI PIETRO ARMANDO AVELLINO 28/06/1991
PATERNOPOLI VIA FELETTE

DI PIETRO ANGELO GESUALDO 04/08/1955
PATERNOPOLI VIA FELETTE

DI RIENZO MARIO PATERNOPOLI 24/02/1936
PATERNOPOLI S.NICOLA,16

DI SILVERIO ANDREA PATERNOPOLI 02/04/1946
PATERNOPOLI VIA.S.NICOLA

FAMIGLIETTI MARCELLO NAPOLI 04/09/1961
PATERNOPOLI VIA SOTTO CHIESA

FERRARA GIULIETTA PATERNOPOLI 22/05/1937
PATERNOPOLI VIA CROCE,14

FIORENTINO MARIA PATERNOPOLI 24/05/1938
PATERNOPOLI VIA FORNACI

FIORENTINO PALMIRA PATERNOPOLI 05/01/1965
PATERNOPOLI C.DA PESCOCUPO

FIORENTINO FILOMENA PATERNOPOLI 04/05/1964
PATERNOPOLI PENNETTI

FIORENTINO GIOVANNI PATERNOPOLI 13/03/1967
PATERNOPOLI PIANO, 4

FOLLO MARIA CARMELA CASTELVETERE 11/05/1938
PATERNOPOLI C.DA CALORE,18

FORGIONE GIOVANNI GESUALDO 12/03/2022
PATERNOPOLI VIA POZZO,8

FORGIONE ANDREA AVELLINO 03/09/1964
PATERNOPOLI VIA POZZO,8

GALLO FELICE PATERNOPOLI 18/05/1986
PATERNOPOLI N. SAURO

GAMBALE QUIRINO ATRIPALDA 15/07/1978
PATERNOPOLI VIA GIARDINO,20

GAROFALO RAFFAELE PATERNOPOLI 22/01/1960
PATERNOPOLI VIA FORNACI

GAROFALO MARIA PATERNOPOLI 10/02/1964
PATERNOPOLI VIA MARTIRI DI VIA FANI

GENTILE ALBERTO PATERNOPOLI 30/05/1968
PATERNOPOLI VIA SERRA

GIUSTO RAFFAELE FONTANAROSA 26/08/1965
PATERNOPOLI VIA FELETTE,1

GIUSTO FELICE PATERNOPOLI 01/01/1956
PATERNOPOLI BARBASSANO

GOFFREDO MARIA CASTELFRANCI 24/12/2026
PATERNOPOLI S.NICOLA

GRAPPONE VITTORIO PATERNOPOLI 26/07/1953
PATERNOPOLI VIA N.SAURO

GRAPPONE ADELAIDE PATERNOPOLI 04/10/1950
PATERNOPOLI VIA N.SAURO

GRAPPONE PASQUALE PATERNOPOLI 03/01/1948
PATERNOPOLI VIA N.SAURO

GRASSO IDA AVFI.I INO 09/04/1981
PATERNOPOI I VIA MODESTINO,62

GRASSO SALVATORE PATERNOPOLI 20/03/1930
PATERNOPOLI VIA CROCE


GRASSO FAUSTO PATERNOPOLI 16/02/1972
PATERNOPOLI VIA CROCE

GUERRIERO CARMINE MUGNANO DEL C. 13/05/1958
PATERNOPOLI CIA C.MODESTINO,55

IANNUZZI ANGELA BELGIO 08/02/1966
PATERNOPOLI VIA FELETTE

IMPERIALE ANTONIO ATRIPALDA 30/08/1978
PATERNOPOLI S.ANDREA

IMPERIALE CLAUDIO AVELLINO 18/06/1968
PATERNOPOLI VIA CALORE,8

IORIO VITTORIO PATERNOPOLI 22/04/1944
PATERNOPOLI VIA BORSELLINO

IORIO MICHELE PATERNOPOLI 07/05/1946
PATERNOPOLI PARCO CAPUANI

MANNETTA ROSA GESUALDO 26/09/1937
PATERNOPOLI S.NICOLA,16

MELE VINCENZO S.MANGO SUL C. 07/02/1931
PATERNOPOLI VIA CROCE

MELFITANO RAFFAELE PATERNOPOLI 20/01/1978
PATERNOPOLI C.DA S.FELICE

MODESTINO PIETRO AVELLINO 30/11/1975
PATERNOPOLI VIA NAZIONALE 115

MODESTINO PIETRO PATERNOPOLI 20/05/1967
PATERNOPOLI C.SO VITTORIO E. 26/1

MODESTINO AMATO PATERNOPOLI 03/09/1932
PATERNOPOLI VIA MARTIRI

MONGIELLO GENOVEFFA PATERNOPOLI 23/09/1933
PATERNOPOLI TERENUZZOLO,14

MONTEFORTE MARIA GERMANIA 18/08/1967
PATERNOPOLI VIA SAURO

MONTEFORTE GIUSEPPE PATERNOPOLI 27/01/1942
PATERNOPOLI VIA N.SAURO

MORRONCIELLO LUISA S.ANGELO L- 09/09/2021
PATERNOPOLI N.SAURO,56

MORSA ANGELO PATERNOPOLI 24/01/1941
PATERNOPOLI VIA DEL SANTUARIO,7

MORSA GIOVANNI PATERNOPOLI 11/02/1933
PATERNOPOLI VIA CROCE


MOSCHELLA LEONARDA MONTELEONE DI P. 19/02/1962
PATERNOPOLI N.SAURO, 15

MUSI ELIO PATERNOPOLI 12/11/1968
PATERNOPOLI C.DA EORNACI,21

MUSI LUCIA AVELLINO 27/11/1963
PATERNOPOLI C.DA FORNACI

PALERMO SALVATORE NAPOLI 05/08/1953
PATERNOPOLI A.MORO,2

PELUSO ANTONIO NAPOLI 27/09/1977
PATERNOPOLI VIA GARIBALDI

PETRUZZO LUIGI UNZACCO PI 07/12/1960
PATERNOPOLI VIA 5. MODESTINO,24

PETRUZZO GERARDO PATERNOPOLI 26/09/1932
PATERNOPOLI VIA 5. MODESTINO,24

PETRUZZO ANTONIO PATERNOPOLI 12/02/1959
PATERNOPOLI VIA 5. MODESTINO,44

PETRUZZO GIULIANA ATRIPALDA 14/04/1988
PATERNOPOLI VIA MARTIRI DI VIA FANI

PETRUZZO GERARDO PATERNOPOLI 29/04/1961
PATERNOPOLI VIA MARTIRI DI VIA FANI

PRIZIO GERARDO AVELLINO 07/05/1976
PATERNOPOLI VIA FELETTE

PRIZIO GERARDO AVELLINO 07/05/1976
PATERNOPOLI VIA FELETTE

RASCHIATORE CLAUDIO ROlO 20/08/1948
PATERNOPOLI VIA 5. VITO, 10

RAUZZINO ELEOLINDA PATERNOPOLI 18/11/2028
PATERNOPOLI MODESTINO

RAUZZINO ANTONIO GERARDO PATERNOPOLI 09/10/1960
PATERNOPOLI C.DA 5. MODESTINO

RESTAINO LUCIA PATERNOPOLI 18/02/1938
PATERNOPOLI C. MODESTINO

RICCIARDI RAFFAELE PATERNOPOLI 12/03/1955
PATERNOPOLI C.DA FELETTE,4

ROBERTO MARIA NUSCO 18/02/1975
PATERNOPOLI VIA ROMA,

SANDOLI ROBERTO AVELLINO 03/05/1975
PATERNOPOLI VIA CASALE

SANDOLI CARMELA PATERNOPOLI 04/01/1968
PATERNOPOLI C.SO GARIBALDI

SANTORELLI PASQUALE PATERNOPOLI 11/04/1955
PATERNOPOLI VIA TENERUZZOLO,1 1

SANTORO ROSINA PATERNOPOLI 01/12/1947
PATERNOPOLI N.SAURO

SCHIAVONE MARIA PATERNOPOLI 03/06/1968
PATERNOPOLI VIA N.SAURO,68

SPAGNUOLO MARIO PATERNOPOLI 06/04/1960
PATERNOPOLI CHIARINO

STORTI ANGELA GERMANIA 22/10/1970
PATERNOPOLI VIA POZZO,8

STORTI VINCENZO PATERNOPOLI 01/05/1951
PATERNOPOLI VIA NEVIERA-SERRA

STORTI GIOVANNI PATERNOPOLI 28/04/1963
PATERNOPOLI VIA FORNACI

STORTI FELICE PATERNOPOLI 14/02/1933
PATERNOPOLI VIA FORNACI

STORTI ANTONIO ATRIPALDA 01/02/1987
PATERNOPOLI VIA SERRA

STORTI ANTONIO AVELLINO 21/03/1975
PATERNOPOLI VIA FORNACI

TAMMARO GIANFRANCO ATRIPALDA 12/12/1975
PATERNOPOLI C.DA MODESTINO

TAURASI ANGELA GESUALDO 22/11/1935
PATERNOPOLI VIA CROCE 73

TECCE LUIGI USA 24/08/1972
PATERNOPOLI PIANO,42

TODISCO FEIJCF GERMANIA 15/11/1964
PATERNOPOI I VIA CROCE

TODISCO URBANO PATERNOPOLI 07/08/1956
PATERNOPOLI VIA CROCE

TROISI LUIGI SALVATORE PATERNOPOLI 20/09/1944
PATERNOPOLI C.SO VITT. EMANUELE 12\

TROISI PIERLUIGI AVELLINO 00/01/1900
PATERNOPOLI C.DA FORNACI,33

TROISI FELICE PATERNOPOLI 25/02/1944
PATERNOPOLI VIA FORNACI

TROISI PASQUALE PATERNOPOLI 04/02/1938
PATERNOPOLI VIA 5. DE RENZI

TROISI FEDERICO PATERNOPOLI 22/11/1953
PATERNOPOLI TORRE N. 37

TROISI ANTONIO AVELLINO 06/12/1969
PATERNOPOLI TORRE

TROISI MARIA PATERNOPOLI 03/01/1933
PATERNOPOLI C.DA MODESTINO

TROISI VINCENZO PATERNOPOLI 04/07/1957
PATERNOPOLI VIA TORRE

TROISI PASQUALE PATERNOPOLI 27/11/2024
PATERNOPOLI VIA TORRE

ZOINA ALEVIDIO PATERNOPOLI 31/07/1966
PATERNOPOLI VIA CAPPELLONI, 18

ZUCARO WILLIAM BENEVENTO 24/04/1992
PATERNOPOLI VIA MODESTINO 55

ZUCARO PASQUALE GERMANIA 06/11/1964
PATERNOPOLI VIA POZZO,76