28/10/09

Comunicato Primarie del 25 ottobre a Paternopoli

Sono di seguito elencati i risultati elettorali distinti per singolo candidato alle Primarie del 25 ottobre a Paternopoli. I risultati riproducono fedelmente quelli approvati all’unanimità dai componenti il seggio elettorale e trasmessi alla Commissione Provinciale del PD.
Svolgendo il compito di Presidente di Seggio ho avuto il piacere di constatare che hanno partecipato al voto anche candidati, dell’ultima tornata elettorale, al Consiglio Provinciale, in altri partiti del Centrosinistra.
Sono sicuro che essi sapranno e vorranno contribuire al meglio alla costruzione del profilo politico del PD.
Il Presidente del Seggio elettorale dott. Federico Troisi

Risultati delle Primarie

25/10/09

COMUNICATO STAMPA - Coordinamentyo Provinciale Avellino

Ancora una volta, e spero sia l’ultima, ci tirano per i capelli in una polemica volgare. Ancora una volta siamo costretti a non lasciare sotto silenzio una squallida provocazione pur sapendo che, pur vittime, rischiamo di abbassarci al livello di chi se ne rende responsabile.
Il cocomeraio di Paternopoli, che solo il degrado della politica può far passare per un dirigente, non tollerando di poter essere controllato nella gestione delle primarie, ha vomitato veleno ed ingiurie intollerabili verso il dr. Federico Troisi, che è stato indicato dalla Commissione Provinciale quale presidente del seggio in quel paese.
Federico Troisi non abbisogna della mia difesa: il suo percorso coerente in politica e la dirittura professionale e personale ne hanno fatto da tempo un riferimento essenziale per quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo e lavorarci assieme. La denigrazione rivolta ad un galantuomo serve essenzialmente a fargli gettare la spugna, a convincerlo che, se quello è il livello della politica, non valga la pena impegnarvi passione e tempo. Poiché questo è quanto si propone questa schiuma sporca che la politica lascia ai suoi bordi nelle fasi difficili, sono sicuro che Federico terrà duro, per quanto gli costi questa condizione.
Sorprende il silenzio di chi per la funzione di garanzia che è chiamato ad occupare dovrebbe assumere come primo compito la difesa delle regole e dell’onorabilità dei militanti del PD irpino. Ma sorprende anche lo spazio che a certe sparate vengono date dalla stampa. Eppure il folclore di tali personaggi, la loro assoluta ininfluenza, il discredito nel loro paese, erano stati già abbondantemente certificati dalle prove elettorali recenti nelle quali, sulla loro faccia, alle provinciali, si erano riconosciuti appena 121 elettori dei pur pochi 350 che avevano votato il PD alle europee…
Questo è purtroppo il punto a cui siamo…


Lucio Fierro

Le Primarie del PD: fra folclore e fascismo di ritorno

Scrivo in riferimento alle dichiarazioni di Forgione Andrea comparsa sui giornali locali, riguardante il voto delle Primarie del Partito Democratico del 25 Ottobre.
In particolare, in rifermento alla non accettazione della mia designazione a Presidente del seggio elettorale a Paternopoli, poiché, è scritto, "noto demitiano che ha fatto voti per l'UDC alle ultime elezioni", facendo balenare l'ipotesi che la mia designazione avrebbe potuto comportare una riduzione del numero dei partecipanti al voto a livello locale.
Sono stato molto combattuto sul tenore da dare a questa mia nota da inviare ai giornali. In verità sono stato anche molto combattuto se inviarla o meno. Se costringermi ad una valutazione minimalista, considerando lo scritto del Forgione come puro folclore, o considerarlo come meritevole di essere sottoposto all'attenzione di un buon avvocato.
Nel dubbio, non ancora risolto, spero che vengano pubblicate integralmente queste mie poche riflessioni.
Perchè il Tizio alza talmente il tiro, fa un'accusa così gratuita e falsa rischiando persino la denuncia?
Il motivo principale è uno solo: contrariamente che in altre circostanze, non sarà possibile inventarsi a piacere il numero dei votanti e gestire il voto senza rispetto delle regole, come se Paternopoli fosse in territorio afgano. In altre circostanze ci si sarebbe potuto vantare di 200, oppure perchè no, di 400 votanti ed ancor più. Con Troisi Presidente non sarà possibile.
Nello stesso tempo, egli tenta di reiterare nei miei confronti l'operazione di killeraggio politico che prova sempre a mettere in atto nei confronti di teme, con il quale non è in condizione di confrontasi. Con l'obiettivo di costringerlo a farsi da parte, ad autoescludersi pur di non aver a che fare con lui e con i suoi metodi. Propri del fascismo di ritorno di chi prova ad utilizzare la denigrazione attraverso i mezzi di comunicazione come una volta il manganello e l'olio di ricino.
Altro che politica inclusiva e partecipazione. Altro che rispetto delle persone e delle opinioni. Nulla è più lontano dal PD rispetto all'interpetrazione di linea politica che di esso si dà a Paternopoli.
Se arriverà il momento che la dirigenza provinciale ne prenderà coscienza, sarà comunque tardi, visto che in ballo vi è anche una candidatura a Segretario Provinciale del Partito.
Qui, oltre tutto, tocca vedere i più accesi bassoliniani trasformati nei più feroci antibassoliniani. Tocca vedere fondatori della sezione locale di quello che era il Partito di De Mita ed osannanti demitiani ( molti ricordano ancora il manifesto "Ben tornato Presidente") trasformati in antidemitiani doc, nonché in accusatori nei confronti di altri di essere stati quello che essi sono stati.
Per quel che mi riguarda, io scelsi da giovanissimo i valori della Sinistra. Essenzialmente perché essa si poneva dalla parte dei deboli anziché dei forti, degli emarginati e dei poveri anziché dei ricchi. Ho militato nel PCI seguendone le evoluzioni in PDS, DS e poi PD. Seguendone sempre le scelte al momento del voto. Sia in campo nazionale che locale.
Diceva Seneca : sono malaticcio e zoppicante. Ma rispetto ai miei detrattori sono un campione della corsa, un vero corridore.
Anch'io, come Seneca, so di non essere privo di limiti. Come lui posso essere considerato malaticcio e zoppicante. Ma, politicamente, rispetto a chi vorrebbe ergersi a censore e detrattore nei miei confronti, sono Usaim Bolt, il campione del mondo dei 100 metri.
Federico Troisi - P.D. Paternopoli

05/10/09

Autarchia energetica

DOBBIACO - In vista della conferenza sui cambiamenti climatici di Copenhagen, le regioni alpine giocano la carta dell'autarchia energetica. Ad assumere a tutti gli effetti la leadership è l'Alto Adige che ha annunciato oggi ai Colloqui di Dobbiaco, storico evento di dialogo culturale e scientifico sull'ecologia che ha preso il via nella località altoatesina, che la Provincia intende eliminare l'utilizzo di fonti fossili entro il 2020. "Attualmente abbiamo già un bilancio intermedio che evidenzia che il 56% del fabbisogno energetico è raggiunto utilizzando fonti rinnovabili - spiega l'assessore all'ambiente e energia della Provincia autonoma, Michl Laimer - il nostro piano è quello di raggiungere il 75% nel 2013 e il 100% entro il 2020. Per fare un raffronto nel 2005 la quota delle rinnovabili in Svezia era al 39,8%, in Finlandia al 28,5%, in Austria al 23,3%, in Germania al 5 e in Italia al 5,2%". Il consumo energetico in Provincia di Bolzano è costituito per il 29% da elettricità, integralmente coperta dalla produzione idroelettrica (930 centrali in tutto, 784 da 220 KW, 116 da 220-3000 KW e 30 oltre 2000 KW per una produzione netta superiore del 50% alle esigenze locali) e per il 71% da domanda termica coperta ad oggi per il 27% con le rinnovabili e il 44% dalle fonti fossili che l'Alto Adige sostituirà integralmente entro il 2013. "Non si tratta di un obiettivo ambizioso ma assolutamente realistico - ha continuato l'assessore Laimer davanti alla platea dei Colloqui di Dobbiaco - che la Provincia intende perseguire con l'utilizzo delle biomasse (legname da coltivazioni forestali), l'eolico, il solare e l'idrogeno. Oggi in Alto Adige sono in funzione 63 centrali a biomasse che producono annualmente 350 MWh che serve 10600 utenze allacciate con un taglio di emissioni pari a 48 milioni di tonnellate pari a 139000 tonnellate di CO2: il 15% arriva da legname delle foreste locali e il resto dagli scarti delle segherie ma intendiamo incrementare fortemente la quota derivante dalla coltivazione forestale e per questo l'Associazione per le biomasse sta mettendo a punto un piano per risanare parte del patrimonio boschivo favorendo il taglio delle piante più vecchie e l'avvio di nuova forestazione. Gli altri asset sui quali puntiamo sono il biogas e il fotovoltaico termico". Oggi in Alto Adige sono in funzione 31 impianti che trattano deiezioni animali e rifiuti organici, producono elettricità per 13 milioni di KWh e garantiscono minori emissioni per 9300 tonnellate CO2 risparmiate e 930 di metano. Sul fronte del solare grazie al conto energia negli ultimi due anni si è arrivati a 1068 impianti di pannelli per la produzione di energia elettrica, pari ad un installato di 29000 KW installato, e 17700 installazioni di solare termico: oggi il 50% di tutti i collettori solari in Italia è in Alto Adige per 195000 mq, pari a 40 mq ogni cento abitanti. La Provincia sta siglando un accordo con la Lega dei coltivatori per installare tetti fotovoltaici su tutti i masi dell'Alto Adige. La logica che ispira l'azione in tutto il territorio provinciale è quello che i cittadini producono la loro energia, si abituano anche ad amministrarla e distribuirla. Il caso più emblematico è quello di Dobbiaco dove la centrale a biomasse è di proprietà di una cooperativa costituita dalle 700 famiglie e imprese del comune: tutti sono collegati alla centrale che produce 600000 euro di utili l'anno e l'obiettivo della cooperativa è di acquistare la centrale idroelettrica oggi nelle mani di privati. Nella Provincia operano anche 291 piccoli impianti geotermici e 7 siti che hanno passato la valutazione ambientale strategica dove saranno installate 5000 sonde in grado di intercettare il calore del suolo.
Nel migliore dei mondi ambientalmente possibili del nostro Belpaese non manca un piano specifico per l'idrogeno: è stata posata la prima pietra per l'impianto che a Bolzano produrrà il nuovo combustibile utilizzando energia elettrica idroelettrica mentre a Rovereto sarà utilizzato il fotovoltaico e sul valico l'eolico grazie ad un progetto con Tirolo austriaco e Baviera che prevede che distributori di idrogeno in tutte le aree di servizio del tratto dell'autostrada del Brennero da Verona a Monaco.
di ANDREA DI STEFANO
da Repubblica.it