12/10/16

Un iscritto al PD può e forse deve votare NO


Non si può essere leali ad una riforma costituzionale sbagliata, a prescindere da chi l'ha proposta, anche se a proporla é  stato il partito a cui sei iscritto.
Un cittadino italiano non si può accontentare di una riforma inutile, che di fatto non migliora la vita dei cittadini.
Non è la quantità di leggi che produci a migliorare la vita dei cittadini, ma la qualità. Qualità significa soprattutto semplicità nell'essere compresa, di essere applicata, di essere rispettata, e soprattutto efficace rispetto agli obbiettivi sociali che ne hanno richiesto la redazione, che dovrebbero essere finalizzati a Migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Questa legge costituzionale é poco chiara, é scritta male, e non migliorerà affatto la mia e l'altrui esistenza. Io non sto sereno e voto NO.
Diverse sono le cose che non tornano, ad esempio:
- si annuncia il superamento del bicameralismo paritario, causa di tutti i mali italiani, ma nei fatti la riforma introduce il bicameralismo confuso che anziché accelerare la redazione delle leggi la potrebbe rallentare;
- si annuncia in pompa magna la riduzione dei costi della politica, ma nei fatti saranno solo  una cinquantina i milioni di risparmi stimati su un miliardo e mezzo di euro spesi ogni anno per far funzionare la macchina legislativa, di fatto solo il tre per cento (3%) del costo totale;
- si prospetta che a far i senatori saranno sindaci e consiglieri regionali. Ma qualcuno si è posto la domanda: come potrà un sindaco, una Raggi o un De Magistris o un Nardella o un De Luca, con tutte le complessità connese al mandato, dedicarsi a far leggi per lo stato italiano?
Comprendo i mal di pancia e le difficoltà di un dirigente di partito ma io non starei sereno voterei NO senza aspettare la modifica alla legge elettorale che c’entra relativamente.  La Costituzione, se viene modificata rimarrà quella per decenni e rimetterla a posto da simili danni sarà difficilissimo. Perché pentirsi?
Un dirigente politico deve fare scelte, anche dolorose, l'importante che vadano nella direzione dei cittadini. Perché dovrebbe essere accettato l'imperativo categorico "tutto ciò che è fare, che è azione, é giusto. Senza se e senza ma. E se non sei d'accordo quella é la porta" ?
Come in illo tempore declamò Crozza: vabbene che tu voglia ristrutturare il mio appartamento, ma se mi metti il wc nel soggiorno ti dico NO, e tu cambia mestiere!

#nonstoserenovotoNO 
Antonio Troisi